mercoledì 30 maggio 2012

LIBERTÈ, EGALITÈ, ROTONDITÈ

Dopo decine, no, che dico, centinaia di post sulle scelte stilistiche delle partecipanti al red carpet di Cannes sugli altrui blog, sono giunta alla conclusione che si salvano solo lady mistabenetutto Diane Kruger (anche quel vestito coi lacci, che se me lo mettessi io sembrerei un cotechino insaccato) e la sempiterna garanzia di finezza Tilda Swinton.

La Gruccia, però, forte sostenitrice dell'imperfezione, stufa di quanto è bella quella, quanto è perfetta quell'altra, ha selezionato con piacere tutte le rotonde femminilità presenti a Cannes.

Let's start from la regina del tondo, lei, Beth Ditto, senza vergogna in Jean Paul Gaultier:

beth ditto cannes 2012 jean paul gaultier


sabato 26 maggio 2012

FASHION NONNE

Una volta un'amica di amiche disse una frase: "Io voglio vivere anche la fase peggiore della vecchiaia, quella dove si indossano le calze spesse e color carne, si tengono i bambini sulle gambe per raccontargli le storie, si va in giro con le ciabatte perchè spuntano le cipolle ai piedi".




martedì 22 maggio 2012

UN DIASTEMA È PER SEMPRE

Io ho il diastema.

Dopo otto lunghi, atroci anni di apparecchio (non riuscirei a immaginare la mia adolescenza senza ferri in bocca e senza l'appuntamento settimanale dal dentista), ce l'ho ancora. Lo spazietto tra gli incisivi è rimasto chiuso giusto i due giorni successivi alla rimozione dell'apparecchio (uno dei giorni più belli della mia vita, devo dirlo), poi, nonostante il bite, lo spazietto si è allargato nuovamente, e ora c'ho il diastema.Ho deciso, quindi, di farne un punto di forza e di sfoggiarlo con orgoglio.Del resto, un sacco di belle donne hanno il diastema:


Vanessa Paradis, attrice-cantante, che non a caso sta con Johnny Depp:




mercoledì 16 maggio 2012

BRUTTIDERI (OVVERO BRUTTI DESIDERI)

Ci sono una serie di cose che non riuscirei a non definire brutte. Queste stesse cose, però, esercitano anche un notevole inspiegabile fascino sulla sottoscritta. Chiamiamoli pure BRUTTIDERI, brutti desideri. Cose che non so se comprerei mai, ma che se mi regalassero ne sarei ben lieta. Cose che non so se metterei mai ma che sarei ben felice di avere nel mio armadio. Insomma, una questione controversa che invece di spingermi a liberarmi di roba inutile, mi spinge a desiderarne sempre di più.

Quali sono i capi incrimati?

Un classico del fashion horror, le Creepers. Oggettivamente brutte e fuori dal mio stile ma altamente desiderabili. In versione borchiata, poi... Ho acquistato qualcosa di simile da H&M in marrone questo inverno (in versione light, diciamo), sono corsa dal calzolaio che me le ha tinte di nero e le ho anche indossate. Mia madre quando mi ha visto in total black con skinny, creepers e calzino a vista si è spaventata. Mia madre vuole vedermi "femmina" :)


domenica 13 maggio 2012

SCAMBISTI (DI OUTFIT)


Leggendo Marieclaire ho scoperto che c'è una fotografa, Hana Pesut, canadese, che ha avuto un'idea esilarante: fotografare delle coppie, poi fargli scambiare vestiti e posizioni, e fotografarli di nuovo. Mi sono fatta una marea di risate ma, soprattutto, ho ammirato questi maschietti che si sono volutamente sottoposti all'obiettivo della fotografa, accettando, quindi, di indossare le mise delle loro compagne. Si sa, una donna non ha problemi a indossare abiti da uomo, anzi, spesso e volentieri li ruba e se ne appropria, mentre un uomo ha ben più di un problema nell'indossare capi femminili, anche per scherzo (a meno che non ti chiami Baptiste Giabiconi). Il maschio che è nei maschi non si tocca! 

Ecco qua qualche foto che mi è piaciuta:

Un outfit difficile per mettersi alla prova:




mercoledì 9 maggio 2012

IL MIO PREZZO È UN VESTITO


Beh io mi definisco una persona integra.
Rimango coerente con le mie idee.
Non seguo la massa, se quello che fa la massa non mi piace.
Non mi faccio comprare facilmente.

Balla. Enorme, gigantesca, apocalittica BALLA. Io mi faccio comprare eccome. Non è difficile capire con cosa.

lunedì 7 maggio 2012

LA GITA DOMENICALE SI FA DA PRADA


La domenica è un giorno insulso.

Se piove, poi, non ne parliamo.
Se è domenica e piove, allora la cosa da fare è una e una soltanto: restare in pigiama a non fare niente.
Può succedere, però, che sebbene continui ad essere domenica e a piovere ininterrottamente, una buona notizia ti costringa a vestirti (male, perché ormai ero nell’ottica di restare a casa in pigiama, e io quando mi adagio su un pensiero o su uno stato d’animo faccio un sacco di fatica a liberarmene). Dunque, questa notizia si chiama OUTLET DI PRADA, a Montevarchi (località Levanella), con mia madre e una coppia di amici. Mio padre giustamente se n’è tirato fuori.

Non è proprio vicinissimo a Firenze, una mezz’oretta di pazienza, diciamo. E’ bene sapere dove si trova l’outlet, perché non c’è nessuna indicazione che te lo faccia capire (a parte i giapponesi nei paraggi) o meglio, non c’è nessun riferimento esplicito a Prada. L’outlet si chiama SPACE OUTLET.

   

domenica 6 maggio 2012

E ALLA FINE ARRIVA... LA GRUCCIA.


Ho rimandato l’apertura del blog fino a quando ho conseguito la laurea, ho smesso di entusiasmarmi per la nullafacenza, ho iniziato ad annoiarmi e ho capito che è una cosa che mi può servire. A che? A trovare lavoro.  
Eccone un’altra che vuole fare la giornalista. E allora? Se avessi voluto fare la regista avrei aperto un canale su Youtube e mi sarei messa a caricare video fatti da me. Se avessi voluto fare ClioMakeUp, adesso vi sarebbe toccato sorbirvi un tutorial sugli smokey eyes. Invece voglio fare la giornalista (di moda, ahia!) (sì, ce ne sono tante, lo so), e quindi mi metto a scrivere qui, di modo tale che chiunque ne abbia voglia possa leggermi, ma soprattutto per dare sfogo alle infinite cose modaiole che mi passano per la testa e che spesso il mio ragazzo(no, non mi farà le foto) non ha il cuore di ascoltare... che poi si sente autorizzato a parlare di poker (che sta a me come Gareth Pugh sta a lui, ovvero “CHE???”) e io non lo posso proprio sopportare.

Gareth Pugh


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