sabato 27 febbraio 2016

OFF TOPIC LIBRI - UNA DONNA, DI SIBILLA ALERAMO

Io non sono femminista.
Ho sempre creduto che all'uomo vada riconosciuta una certa superiorità, rispetto a noi donne. Per esempio, loro sì che sanno cambiare le lampadine. Sì che sanno interpretare il linguaggio dell'omino Ikea sul foglietto delle istruzioni, e sanno pescare dalla bustina il bullone giusto. Sanno attaccare un quadro senza scorticare centimetri di muro e aprire voragini spazio-temporali su universi paralleli. Io non sono in grado neanche di montare le sorpresine dell'Ovetto Kinder, per dire.



mercoledì 17 febbraio 2016

IL MIO FESTIVAL DI SANREMO

Se qualcuno mi avesse detto che io, proprio io, a trent' anni suonati, mi sarei ritrovata a lavorare nella sala stampa del Festival di Sanremo come giornalista per seguire la gara,

o che avrei memorizzato quasi tutte le canzoni a furia di sentirle, 

o che avrei assistito alla sera della Finale seduta tra il pubblico dell'Ariston,

...beh, mi sarei fatta una sonora risata. E poi gli avrei risposto:





domenica 7 febbraio 2016

SULLE DONNE #2 - DIETRO UN GRANDE UOMO, C'E' SEMPRE UN'ADRIANA

Scusate eh, ma è un po' di tempo che mi prudono le dita. Perchè una cosa la devo scrivere, la devo diffondere, seppur coi miei modesti mezzi, e non mi importa se questo blog vi sembrerà fastidiosamente femminista, che ormai pure le donne sono diventate anti-femministe perchè portare avanti un'idea femminista vuol dire ammettere la superiorità del maschio e quindi non va bene.

Insomma.

Ho visto Rocky. Sì, alla fine l'ho visto. Mi sono rifiutata per anni di guardarlo, perchè la mia anima autolesionista e romantica non poteva concepire mica di perdere tempo con una roba di gente che si mena. Beh, mi sbagliavo. Ma pure parecchio. Rocky è il film da uomo più woman-friendly che ci sia. Ora, dire Rocky è dire tutto e niente, perchè di Rocky ne hanno sfornati ben 7, l'ultimo è CREED (adesso in sala, ma io, fossi in voi, non lo vedrei se non avete visto i precedenti 6 film, perchè si apprezza solo per una questione puramente affettiva) (mi fa ridere che fino a due mesi fa se mi parlavano di Rocky dicevo "VADE RETRO", e adesso mi atteggio a critica raffinata).



mercoledì 3 febbraio 2016

OFF TOPIC CINEMA #2: DIECI MOTIVI PER VEDERE "JOY"

Niente preamboli oggi, si va dritti al sodo. Ecco 10 motivi per andare a vedere Joy al cinema:


(Nota: non c'è alcuna traccia di spoiling nel post, ma magari vi dà fastidio vedere alcune immagini o non volete farvi influenzare dalle mie considerazioni. E' giusto. In tal caso, non mi offendo se sceglierete di non leggere!:)

Cominciamo:

1. La protagonista è una donna. Ma mica una donna qualsiasi: è JOY MANGANO, una persona che ha inventato un prodotto rivoluzionario, il MIRACLE MOP (un mocio speciale) partendo da una sua necessità quotidiana: quella di non imbrattarsi le mani di schifo per strizzare lo straccio. Le idee imprenditoriali migliori, del resto, vengono fuori dalle cose più semplici (vedi Salvatore Aranzulla, tutta la mia stima, che ha inventato il più banale dei servizi: spiegare la tecnologia ai dummies, idea che gli frutta 1 milione di euro all'anno).

Joy Jennifer Lawrence

lunedì 1 febbraio 2016

(FASHION) EXHIBITIONS YOU CAN'T MISS #5 : ARMANI SILOS

Milano è una fonte inesauribile di bellezza. 

La cosa che la rende ancora più particolare, poi, è che questa bellezza non è sempre palese. Milano non è bella per definizione, se per bello intendete, chessò, un posto come Parigi.
Spesso e volentieri la bellezza va cercata: dietro le porte, in angoli remoti, o persino nelle persone che in qualche modo hanno reso un luogo quello che è: nel caso di Milano, un posto che brulica di vita, in cui accade sempre qualcosa. Perchè la bellezza di Milano sta non tanto in quello che è fermo, statico, immobile, bensì nel flusso, nel movimento dinamico che la altera in continuazione, rendendola sempre diversa ma mai incoerente. L'importante è immergersi e farsi trascinare da questo scorrere perpetuo. Predisporsi. A volte non serve neanche stare troppo a selezionare, basta abbandonarsi all'idea che non c'è mai limite alla scoperta, e anche se si tratta di qualcosa che non ha propriamente atteso le nostre aspettative, comunque alla fine abbiamo imparato qualcosa.



Armani Silos
Armani Silos

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