sabato 5 novembre 2016

12 FRASI CHE VORREI NON SENTIRMI DIRE MAI DA UN UOMO E CHE INVECE...

Riflettevo, in questo strano periodo in cui l’unico rapporto che mi soddisfa veramente è quello “me stessa-me stessa” - per citare Rita Levi Montalcini, “Io sono mio marito - sul perché non riesca ad abbandonarmi come una volta al trasporto incondizionato, matto e disperatissimo verso gli uomini. 


Sarà che a 20 anni pigliavo tutto perché "tanto mica me lo devo sposare", sebbene vivessi sempre le mie storie con tanto, troppo trasporto e investimenti notevoli di energia, tempo, lacrime e me ne vado sbattendo la porta – per citare mia nonna, “Scang’ ca mang’”, ovvero “Solo chi scambia, mangia” - ora che di anni ne ho 30 penso che quello che mi piglio potrebbe essere quello che mi resta accanto fino alla dentiera e al pannolone, con tanto di figli nel mezzo che, per inciso, vorrei frequentassero Harvard. Mi viene un po’ di reflusso gastrico al pensiero che potrei commettere un errore irreversibile e non avere la forza di tornare indietro. Insomma, dal puro cuore alla pura testa. Dall’amore senza se e senza ma, all’amore con se, ma, perché, quindi, chissà, però, boh, eh. Dall’amore spensierato all’amore calcolato. Dal chemmefregammepoisivede al noaspettaunattimovalutiamoproecontro.


Non che abbia paura di restare zitella. Ho paura - TANTA - della prospettiva di abbandonarmi all'entusiasmo e finire per tenermi a fianco un uomo che potrebbe essere quello sbagliato, e che per pigrizia, cellulite, capillari e propensione al divano e a Pomeriggio Cinque, Tale e Quale Show e Braccialetti Rossi, potrei non aver spinta di sostituire.

Ho fatto mente locale. E ho ripensato a tutto quello che mi sono sentita dire in questi giorni di uomini visti saltuariamente o sentiti senza impegno e credetemi, non sono frasi di gente che mi aiuterebbe a mandare mio figlio ad Harvard. 



Mi appello a voi. Alzate le palette, Si o No. Ma sono veramente io quella choosy? 

“Sai, sono un po’ timido ed impacciato con le donne.” 
Sei tenerissimo, ma questa frase non può comparire tra le prime dieci che rivolgi ad una ragazza appena conosciuta, anzi non devi proprio dirlo al primo appuntamento, anzi, non sono proprio cose da non dire mai. Io sono piena di difetti, ma non te li dico. Non metto le mani avanti. Al massimo lo scopri da solo e vediamo se ti piace.

“Sai, una volta sono uscito con una ragazza conosciuta su Tinder. Un appuntamento al buio. Mi ha detto che andava in bagno... e non è più tornata”. 
Mi stai dicendo “Non uscire con me perchè questo è l'effetto che faccio”. E io accetto il consiglio.

“La mattina ho un brunch, a pranzo sono dai miei, caffè con un collega, la sera ho aperitivo con gli amici del calcetto e la sera la festa del figlio della mia migliore amica, però ho un buco dalle 16 alle 16.40 e volevo andare al mercato di Ticinese, ci vediamo?” 
No.

“Dove mi porti di bello a pranzo?” “Boh, scegli tu. Non conosco i tuoi gusti”. 
Alle donne piacciono gli uomini che prendono l'iniziativa.

“Boh”, comunque, non è una risposta che una donna vuole sentire.

- Nemmeno “Capito” è una risposta.

- E non lo è neanche il pollicione alzato su FB o Whatsapp.

“Magari poi mi conosci meglio e non ti piaccio”. 
Magari se dici così, non mi piaci già. 

- “Non mi sento una persona particolarmente brillante”. 
Sicuramente non ti sai vendere, tesoro.

“Su Whatsapp sono meglio che dal vivo. Nel senso che dò il meglio di me in chat, sono più spigliato”.
Allora se andiamo a cena fuori, ci mettiamo a due tavoli diversi e messaggiamo.

“Non vedi? Sono pelato, ho gli occhiali e la schiena curva. Cosa posso fare nella vita se non l’ingegnere?”. 
Se non sei Gollum, e un dubbio ce l'ho, sicuramente potresti migliorare le tecniche di presentazione di te stesso, magari insieme a quello che non si sente particolarmente brillante.

“Non mi piace la musica”. 
Ma come fa a non piacerti la musica? E’ come se tu mi dicessi che non ti piace mangiare!


Madame La Gruccia


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